Non è stato tolto dopo l’Epifania e nemmeno sarà messo da parte il 2 febbraio, per chi segue la tradizione della Candelora. Il presepe del Centro Commerciale “Le Torri” di Tor Bella Monaca, periferia est della Capitale, resta lì dov’è per volere di alcuni clienti e residenti.
Il motivo? Il Bambinello non piange come le statue della Madonna ma sembra sorridere, anche se malconcio. La statua infatti è scheggiata in più punti, soprattutto sulle braccia, eppure l’espressione di questo Gesù Bambino è lieta, gioconda, giocosa. Alcuni acquirenti del Centro Commerciale “Le Torri” ne sono convinti: «Il Bambinello ti sorride se preghi».
Una storia che racconta un “miracolo”
«Questa non è una storia – racconta Alessandra Laterza, libraia di Tor Bella Monaca – ma racconta un miracolo. Da giorni, le persone si fermano, ammirano il Bambinello, lo pregano, ma una signora lo fa in modo diverso. Si inginocchia davanti a lui, lo accarezza, quasi lo venera. Quel bambinello le sorride!». Laterza confessa: «Ho provato a guardarlo, ma i miei occhi a tanta fede restano indifferenti. Ho provato a pregarlo, ma nulla è successo. A quella signora invece sembra dire grazie con gli angoli che si ritirano all’insù accennando una smorfia compiaciuta. Resto scettica, ma ho chiesto alla direzione del centro commerciale di aspettare ancora, prima di riporlo nel nostro magazzino».
Idolatria, trovata commerciale, suggestione?
Ognuno, interpellato davanti alla natività, dice la sua. Ma la storia raccontata dalla libraia di Tor Bella Monaca ha convinto la direzione del Centro commerciale a lasciare il presepe lì dov’è. A confermarlo è Francesco Ruggeri, presidente del consorzio Le Torri, 58 anni, al collo un Tau francescano: «Il Bambinello sorridente resterà esposto almeno fino alla primavera perché è segno di buon auspicio. Lo esponiamo da diversi anni ma questa volta gli abbiamo cambiato posizione: prima era dentro la casetta di Babbo Natale ora che è in un punto di passaggio forse è stato notato di più dalla gente. Personalmente sono credente, per me questa è una statua sorridente, non è come le Madonne che piangono. Diciamo che è un bambino nato sorridente. Però sono felice quando i clienti mi dicono che invece cambia espressione se si rivolgono a lui. È un messaggio di speranza».
Se avete altre informazioni o notizie che volete condividere, scriveteci con un messaggio privato su Facebook o Instagram
fonte: lastampa.it