Abbiamo la fortuna di avere la metro vicina e a volte ci regala delle iniziative davvero meritevoli. Basta saltare sulla prima metro in arrivo per poter godere di arte gratuitamente.
1M sotto la Metro è un progetto site e time specific volto a coinvolgere il pubblico in un’esperienza innovativa che, attraverso l’arte contemporanea e le nuove tecnologie, permetta una differente interpretazione degli spazi diffusi della città, nello specifico le fermate della linea C della metropolitana romana.
1MSM è una mostra diffusa di opere di arte interattiva, ossia progetti in cui è fondamentale la partecipazione attiva dello spettatore. Prendendo in considerazione la qualità artistica del dialogo tra il livello di contenuto e il livello di interazione, sono predilette le installazioni e i progetti di arti digitali e new media.
Le fermate e le installazioni:
Pigneto-> “Ossa”, l’installazione interattiva dell’artista italiano trapiantato a Helsinki Roberto Fusco, riflette sulle somiglianze tra specie umana e animale tramite l’atto dell’incarnazione, permettendo allo spettatore di osservare il proprio corpo trasformato in quello di un altro essere.
Teano-> “Lumina Fiction #2”, dell’artista iraniana con base a Parigi Golnaz Behrouznia, è un’enorme installazione immersiva che riproduce un ecosistema virtuale di microrganismi luminosi in interazione tra di loro e con i visitatori.
Teano-> “Distantia”, del musicista e digital artist romano Franz Rosati, è un progetto audiovisivo multimediale che, attraverso l’assemblaggio di immagini ottenute da satellite, riflette su come la distanza possa mediare la nostra capacità di osservazione.
Teano-> “The Shielding”, dell’artista e fotografo palermitano Salvatore Vitale, è un’indagine audiovisiva circa la pervasività delle tecnologie sul pensiero critico. Un’intelligenza artificiale compone una narrazione video che si modifica in tempo reale in base agli input che recepisce dal pubblico.
Teano-> “Portrait of a Generative Memory”, della media artist Indiara Di Benedetto, intreccia nuove tecnologie con materiali organici e riflessioni sull’archeologia. In questa installazione il lukasa, un antico strumento mnemonico della tradizione congolese, viene “aumentato” con la tecnologia digitale, invitando lo spettatore a generare una serie di ritratti astratti e irripetibili partendo dal personale ricordo di un volto.
Teano-> “Exposure” è un’installazione in realtà virtuale dell’emergente Martina Carbone che indaga la relazione tra media tecnologici e aspetti sensoriali dell’esperienza immergendo il pubblico in un futuro distopico dove l’essere umano sarà quasi estinto e ormai rinchiuso sotto teca in un museo gestito da creature post-umane.
Gardenie-> “Exolove Encounter”, degli artisti, programmatori e ricercatori francesi Antoine Schmitt e Hortense Gauthier, è un’installazione animata da una creatura artificiale composta da pixel e suoni in grado di provare – realmente – piacere a contatto con lo spettatore. La creatura riproduce un vero e proprio “ormone artificiale” e propone un approccio sensoriale alternativo a quello cognitivo dell’intelligenza artificiale.
Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico “Contemporaneamente Roma 2020-2021-2022”
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fonte: culture.roma.it