Lamberto Maggiorani è stato un attore simbolo del dopo guerra ma la sua storia inizia qui, nel quartiere Villaggio Breda.
Chi è che non ha visto o sentito parlare del film “Ladri di biciclette“? Beh, Lamberto è il volto principale di questo film che è diventato un vero e proprio cult. Questo film rappresenta la vera essenza di quel particolare periodo storico che è stato il dopo guerra italiano.
Lamberto Maggiorani è nato il 28 agosto 1909, divenne un operaio nelle fabbriche della Breda che anche nel dopoguerra davano da lavorare a tantissime persone. Una curiosità da sapere è che Lamberto fu assunto come tornitore. Lamberto visse in via Ernesto Breda 9 e riconosciamo l’abitazione grazie anche alla presenza di una targa commemorativa
Leggi la storia del Villaggio Breda e di come è nato.
Nel 1948 il grande Vittorio De Sica scelse Lamberto come il protagonista di un film che poi ha fatto storia, Ladri di biciclette. In lui vide il volto perfetto per rappresentare le difficoltà che gli italiani vivevano in quel particolare momento storico in cui ci si doveva rimboccare le manica e reagire ai disastri che la guerra aveva lasciato. La fama che si riversò su Lamberto Maggiorani è stata internazionale grazie alla sua interpretazione sensibile e di grande intensità drammatica.
Il film racconta la storia di un uomo disoccupato che viene assunto per attaccare i manifesti per il comune di Roma e viene derubato della bicicletta, un mezzo davvero indispensabile per il suo lavoro. Da qui parte la storia che poi tutti conosciamo. Se non avete mai visto il film, a prescindere dall’età, andrebbe visto anche per capire come era la vita in quei tempi e di come fossero difficili le cose, molto più di adesso.
Nonostante il grande successo del film, Lamberto dopo le riprese tornò in fabbrica a fare l’operario per un po’ ma poi la fabbrica Breda lo licenziò perché il lavoro stava diminuendo e non si aveva più bisogno di così tanta mano d’opera.
Negli anni ’50 Lamberto Maggiorani tentò quindi la strada del cinema e apparve in molte produzioni cinematografiche come caratterista, cioè un attore che affianca l’attore principale e come comparsa. Tra il 1948 ed il 1970 recita in 20 film:
Ladri di biciclette, regia di Vittorio De Sica (1948)
Vent’anni, regia di Giorgio Bianchi (1949)
Donne senza nome, regia di Géza von Radványi (1949)
Vacanze col gangster, regia di Dino Risi (1951)
Passaporto per l’oriente, regia di Romolo Marcellini (1951)
Achtung! Banditi!, regia di Carlo Lizzani (1951). Questo è un altro film di un certo rilievo in cui vediamo Lamberto recitare
Anna, regia di Alberto Lattuada (1951)
Santa Lucia luntana…, regia di Aldo Vergano (1951)
Lorenzaccio, regia di Raffaello Pacini (1951)
Salvate mia figlia, regia di Sergio Corbucci (1952)
Umberto D., regia di Vittorio De Sica (1952)
Lo scocciatore (Via Padova 46), regia di Giorgio Bianchi (1953)
Don Camillo e l’onorevole Peppone, regia di Carmine Gallone (1955)
Totò, Peppino e i fuorilegge, regia di Camillo Mastrocinque (1956)
Si le roi savait ça, regia di Carlo Canaille ed Edoardo Anton (1958)
Il giudizio universale, regia di Vittorio De Sica (1961). Questo è la seconda collaborazione con De Sica e qui Lamberto impersona un patetico barbone.
Mamma Roma, regia di Pier Paolo Pasolini (1962)
Cleopatra, regia di Joseph L. Mankiewicz (1963)
Mare matto, regia di Renato Castellani (1963)
Ostia, regia di Sergio Citti (1970)
Per saperne di più dei film in cui partecipò come attore, qui una raccolta con schede tecniche dei film
Provò anche a fare l’attore di teatro in un un momento storico il cui il teatro accoglieva i più grandi attori ed era molto più prestigioso rispetto al cinema. Riuscì a recitare insieme a Tino Buazzelli, un attore piuttosto importante, nel “Come nasce un soggetto cinematrografico” che andò in scena nel 1959.
Morto il 22 aprile 1983 rimane un simbolo indimenticabile del cinema italiano e con orgoglio, a Villaggio Breda, è possibile ammirare anche la targa a lui dedicata.
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fonte e foto: web